IL RIONE CROCE

Il Rione Croce, situato nella porzione orientale del perimetro di Guardia Sanframondi, è il primo dei quattro  Rioni che dà il via alla manifestazione penitenziale; punto di ritrovo dei cittadini è Piazza Croce dove è sita la Chiesa di San Rocco con la sua forma ortogonale. Costruita nel 1575 come ringraziamento al Santo protettore, per la salvezza dalla peste, dalle epidemie, fu ricostruita dopo il terribile terremoto del 5 giugno 1688 che rase al suolo l’intero abitato. Internamente è arricchita da dipinti del De Matteis: il ‘Trionfo di San Rocco’ , il ‘Riposo dalla fuga in Egitto’ e il ‘San Gennaro San Filippo Neri e Federico Borromeo’ .

Durante la settimana dei Riti Settennali, rispettivamente il Lunedì e il Martedì, il Rione Croce partecipa a due diverse processioni: ‘processione di penitenza’ e ‘processione di comunione’, le quali hanno lo scopo di avvicinare i partecipanti, i fedeli e la comunità tutta ai Sacramenti della penitenza e della confessione.

Tra i Misteri peculiari del Rione Croce senza dubbio và ricordato il ‘San Girolamo Penitente’ che per il popolo guardiese è un monito di riflessione e di continua ricerca della fede e del perdono di Dio. Le intere processioni, infine, sono contraddistinte dalla presenza del ‘Coro Rionale’, unico momento sonoro che spezza il silenzio onirico del corteo, il quale intona le proprie canzoni celebrative e laudative dell’Assunta appositamente predisposte.

IL RIONE PORTELLA

Il Rione Portella, situato nella porzione levante del perimetro di Guardia Sanframondi, segue il Rione Croce nella processione generale; punto di ritrovo dei cittadini è Piazza Condotto posta alle spalle della Chiesa di San Sebastiano. Costruita nel 1515, per opera della Confraternita di Santa Maria della Pietà, subì nel 1623 un ampliamento ad opera dei conciatori di pelle che la dedicarono a San Sebastiano, il loro Santo protettore. Ad unica navata, costituisce un autentico gioiello d’arte, con al suo interno tele ed affreschi di Paolo De Matteis, stucchi di Domenico Antonio Vaccaro. La particolarità della Chiesa è dovuta al fatto che la corporazione dei conciatori, pur venerando il loro San Sebastiano, non potevano far mancare, nelle rappresentazioni pittoriche, temi ispiratori ai culti da sempre presenti nella comunità locale. Si ritrova, infatti, ‘L’Assunzione della Vergine’ rappresentata nella volta della navata; un ‘San Filippo in adorazione della Natività’, e un ‘San Girolamo penitente’, il cui richiamo diretto ai ‘penitenti’ dei Riti Settennali. Durante la settimana dei Riti Settennali, rispettivamente il Martedì ed il Mercoledì, il Rione Portella partecipa a due diverse processioni: ‘processione di penitenza’ e ‘processione di comunione’, che sono precedute dallo ‘Stendardo’, a cui seguono le rappresentazioni statiche, chiamate ‘Misteri’. Tra i Misteri peculiari del Rione Portella, senza dubbio, va ricordato il ‘Martirio di San Sebastiano’, giovane tribuno che si convertì al Cristianesimo e combatté le persecuzioni a difesa della propria fede ardente. Le intere processioni, infine, come accade per l’altro Rione, sono contraddistinte dal ‘Coro Rionale’.

IL RIONE FONTANELLA

Il Rione Fontanella, situato nella porzione occidentale del perimetro di Guardia Sanframondi, segue il Rione Portella nella processione generale; punto di ritrovo dei cittadini è Piazza Canalicchio, prossima alla Chiesa di San Leonardo. Nata come cappella, nell’omonima strada, pur non avendo rilevanza artistica, assume invece, importanza dal punto di vista storico essendo una delle più antiche cappelle di Guardia Sanframondi. La sua edificazione risalirebbe infatti al 1523.

Durante la settimana dei Riti Settennali, rispettivamente il Mercoledì ed il Giovedì, il Rione fontanella partecipa a due diverse processioni: ‘processione di penitenza’ e ‘processione di comunione’. Precedute dallo ‘Stendardo’, identificativo del Rione, le processioni si compongono di ‘Misteri’ ovvero di rappresentazioni statiche simboliche delle sacre scritture. Tra i Misteri peculiari del Rione Fontanella, , va ricordato il ‘San Filippo Neri insegna la devozione mariana’, colonna della Chiesa di Roma, molto amato dai giovani che egli stesso adorava e ai quali insegnò la devozione e la preghiera per la Madonna – Madre di tutte le Madri, e patrono di Guardia Sanframondi. Così come per i precedenti Rioni, anche in questo caso, le intere processioni sono contraddistinte dalla presenza del ‘Coro Rionale’.

IL RIONE PIAZZA

Il Rione Piazza, situato nella porzione ponente del perimetro di Guardia Sanframondi, segue il Rione Fontanella nella processione generale; punto di ritrovo dei cittadini è Via Filippo Maria Guidi, strada antistante la Chiesa dell’Ave Gratia Plena. Prima chiesa del paese, costruita all’interno della cinta muraria del centro storico, nella strada e nello slargo più importante di allora. Internamente, la chiesa è a navata unica a forma rettangolare e sul lato accoglie il ‘cappellone’ che si ricorda il primo insediamento. Di notevole pregio ed interesse storico sono gli angeli di marmo che adornano l’altare maggiore decorato con tarsie di marmi policromi e sul quale è collocata la tela del Paolo De Matteis raffigurante l’Annunciazione dipinta nel 1693.

Interdetta al culto e recentemente restaurata, l’Ave Gratia Plena è adesso un Hub delle Culture che vanno dall’arte alla pittura, al teatro, alla musica, divenendo cosi polo privilegiato di attrazione turistico culturale. Il Rione Piazza partecipa, durante la settimana dei Riti Settennali, rispettivamente il Giovedì ed il Venerdì, con la ‘processione di penitenza’ e ‘processione di comunione’.

Tali processioni vengono precedute dallo ‘Stendardo’, a cui seguono le rappresentazioni statiche, chiamate ‘Misteri’. Tra i ‘Misteri’ peculiari del Rione Piazza senza dubbio và ricordato il ‘Ritrovamento della Statua dell’Assunta’, mistero che racconta la leggenda (vedi sezione storia) del ritrovamento della statua della Madonna, oggetto di venerazione di tutti i guardiesi e centro propulsore dei Riti Settennali. Le intere processioni, infine, sono contraddistinte dalla presenza del ‘Coro Rionale’, unico momento sonoro che spezza il silenzio onirico del corteo, il quale intona le proprie canzoni celebrative e laudative dell’Assunta appositamente predisposte.